Una storia antica costellata di eventi, di tradizioni, di autunni attesi e desiderati quando, intere famiglie, si recavano nei boschi per la raccolta delle castagne, infatti, per l’alto valore nutritivo dei suoi frutti, è considerato “l’albero del pane”.
Mondine, o bruciate, (castagne arrostite sul fuoco a legna dentro a padelle bucherellate) balletti, o ballotte (castagne cotte in acqua salata con aggiunta di foglie di alloro) costituivano, assieme alla dolce farina il prezioso cibo giornaliero della modesta gente del posto. A distanza di decenni ancora oggi, là dove si pone una padella bucata sul fuoco subito si diffonde uno stuzzicante aroma di bosco e si ricrea l’atmosfera amichevole e familiare ben conosciuta dalla gente della vallata. E’ la stessa natura, poi, con i suoi bellissimi colori autunnali a ricordarci, ogni anno, la “stagione delle castagne”. Ma non solo visto che, da parecchio ormai, le castagne della Valle del Bagnone, con le caratteristiche che le hanno fatte apprezzare oltre i confini della TOSCANA, hanno trovato il loro “habitat” nell’azienda situata lungo la strada provinciale che dalla frazione Vico di Bagnone conduce a quella di Treschietto.
Nei lontani anni ‘70 nasce la “Cooperativa Castanea Bagnonese” con lo scopo primario di raccogliere le castagne dalla parte nord della Valle del Bagnone ed è, da subito, un punto di riferimento per i contadini delle “zone a monte”. Purtroppo nel 1983 un brutto incendio arreca gravi danni alle strutture. Un momento difficile che però non toglie al signor Sergio Malatesta né l’entusiasmo, né la voglia di guardare al futuro. Proprio nello stesso anno da socio diviene proprietario e comincia ad ingrandire e ad aggiungere spazi coperti alla primaria costruzione. Attivo, intraprendente dotato di fiuto per il commercio e dal desiderio di creare posti di lavoro, per la gente del luogo, anno dopo anno, il signor Malatesta, ha davvero fatto lievitare l’azienda che, attualmente, consta di reparti vari predisposti per l’accurata lavorazione delle castagne e non solo. Qui arriva il prodotto fresco raccolto nei boschi locali ben tenuti. Le mani esperte di persone provvedono a scegliere, selezionare, insaccare mentre nei seccatoi, grandi distese di castagne si preparano ad essiccare per essere, poi, macinate, sempre all’interno dell’azienda, con mulini elettrici a pietra arenaria. Sacchi e sacchetti di castagne secche e di farina dolce escono dall’azienda con un marchio proprio aziendale e con il riconoscimento del prodotto da parte del Parco dell’Appennino Tosco emiliano, vengono venduti a gastronomi e negozi tipici ma la vendita avviene anche in loco dove è presente una vetrina con tutti i prodotti dell’azienda.
Un’occasione da prendere al volo per “fare il pieno” di specialità nostrane da consumare soli o in compagnia rendendo più “dolci” le giornate, a volte un po’ amare…
…e non finisce qui perché l’elenco delle “leccornie” preparate, ad arte, dalla famiglia Malatesta, continua con la CIPOLLA DI TRESCHIETTO, ormai molto conosciuta. Anch’essa seminata nei terreni locali ed ivi raccolta dopo un iter lavorativo effettuato a mano. Accuratamente trasformata in conserve come la deliziosa “confettura di cipolle” da gustare con formaggi o con carne, le cipolline in 3 versioni, agrodolce, grigliate e sottolio eppoi ancora messi in olio con zucchini oppure peperoni.
Una lavorazione molto importante è anche quella del carciofo in Maremma, ma non un qualsiasi carciofo il “Morello della val di Cornia” tipico toscano viene lavorato fresco e sottolio largamente esportato nei mercati dell’ Alta Italia, in primis, Veneto ed Emilia.
La produzione continua con prodotti del sottobosco in conserve: confettura di mirtilli selvatici, more e lamponi.
Confetture di frutta come pesche, albicocche susine e fichi ma anche altre verdure che offre questa vallata: zucchini sottolio e peperoni dolci sottolio; peperoncini rotondi ripieni con tonno acciuga e capperi e ripieni con oliva cappero e acciuga inoltre altre 2 conserve come quella di zucca e di peperoncini da mangiare con formaggio…
Se dunque la Valle del Bagnone è la terra dei borghi, dei castelli, del verde… è, decisamente, anche terra di gastronomia raffinata e di prodotti genuini, capaci di conservare, nel tempo, gli aromi e la bontà dei sapori antichi, nella cui tentazione, per altro perdonabile, non è facile resistere.